Replica al Consigliere regionale Neri
"Le dichiarazioni apparse sulla stampa del Consigliere regionale Giuseppe Neri con cui si afferma l'eliminazione delle tasse ingiuste dei Consorzi di Bonifica sono sconcertanti e distorsive della realtà dei fatti. A maggio 2017 – dichiara Laura Ferrara, Deputata europea del M5S – con la contestuale modifica della L.R. n. 11/2003 e l'approvazione dei piani di classifica, il Consiglio regionale ha consentito ai Consorzi di continuare a mettere le mani in tasca a quelle migliaia di cittadini calabresi che, a causa di tributi consortili ingiusti, ricevono cartelle di pagamento, fermi amministrativi e presentano ricorsi alle Commissioni Tributarie. Questi cittadini riceveranno ancora analoghi tributi per il solo fatto che i loro terreni ricadono in un comprensorio consortile, a prescindere da specifici e diretti vantaggi o benefici derivanti da opere ed attività di bonifica". Per correggere il sistema di imposizione dei Consorzi erano state presentate due proposte di legge di iniziativa popolare, una delle quali sostenuta da 8000 firme. Le proposte di iniziativa popolare sono state sostituite, nonostante la ferma opposizione dei Comitati civici promotori, da un testo normativo di Mauro D'Acri, diventato L.R. n. 13/2017, approvato contestualmente ai piani di classifica nel mese di maggio 2017. "Ciò che con la proposta di legge di Mauro D'Acri – continua Laura Ferrara – è stato eliminato o modificato nella L.R. 11/2003, compresi i riferimenti ai benefici indiretti, potenziali e alla lett. a), art. 23 della L.R. 11/2003, con cui sono stati motivati per anni avvisi di pagamento illegittimi, continua a rimanere in vita nei piani di classifica del 2014, approvati contestualmente alla predetta proposta di legge regionale. I piani, oltre a risultare in molte parti un copia e incolla di piani di altre regioni, nei paragrafi 8.2 e 8.3 prevedono sia un beneficio generale, consistente "nella presenza del Consorzio", sia i medesimi criteri di imposizione che erano presenti nel vecchio testo dell'art. 23, L.R. 11/2003. L'operazione del Consiglio regionale è servita solo a dare una parvenza di legalità e di cambiamento all'imposizione dei tributi consortili, in modo da permettere ai consorzi di battere cassa indistintamente su tutti i consorziati e contrastare l'accoglimento dei ricorsi. Un'autentica presa in giro nei confronti dei cittadini. La cosa più giusta da fare sarebbe stata quella di modificare prima la L.R. 11/2003 e successivamente riscrivere i piani di classifica del 2014 per adeguarli alle modifiche, individuando le aree che non traggono uno specifico e diretto beneficio dalla bonifica per escluderle dalla contribuenza. Abbiamo chiesto da mesi –conclude Laura Ferrara - l'istituzione di un tavolo tecnico per discutere di questa e di altre proposte ma non abbiamo ancora ricevuto risposta".
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Contatti
Comitato per la modifica della L. R. 11/2003 in materia di bonificacomitatomodificalegge112003@gmail.com